do you really know who you are?
Sono una lettrice?
Questa domanda è come un seme da cui far germogliare una riflessione sull’identità. Parlare di identità non è semplice: il concetto cambia tra filosofia, psicologia e antropologia. Per questo ho scelto di partire da una domanda personale, come nel primo post. Una domanda in apparenza semplice, ma alla quale, a posteriori, è difficile rispondere diversamente da “dipende”.
4/28/20253 min read
Quando mi chiedo se sono una lettrice vado incontro a diverse questioni che in qualche modo riguardano in generale il tema dell’identità.
Alle scuole dell’obbligo non riuscivo a leggere i testi obbligatori. La lettura mi era indigesta, dovevo sforzarmi molto anche solo per aprire la prima pagina di un libro.
Ho iniziato ad apprezzare la lettura quando ho incontrato il mio primo libro preferito. Un libro su animali con poteri magici (non “Animali fantastici”). Quel libro mi ha fatto scoprire che non era lettura in sé a non piacermi, semplicemente non mi piacevano i libri che mi venivano proposti (e il fatto che fosse obbligatorio leggerli).
Da quel momento ho iniziato a cercare i libri che potevano interessarmi. Tuttavia, non sono mai stata una divoratrice di libri.
Ad oggi, se dovessi chiedermi se mi sento una lettrice, non saprei rispondere. Mi piace leggere, leggo con costanza variabile; ma basta questo per definirmi lettrice?


Cercando una definizione più riconosciuta ho visto che secondo alcune statistiche italiane, è considerato lettrice “forte” una persona che legge almeno un libro al mese. Considerando questo dato, ero giunta alla conclusione che forse sono diventata una lettrice.
Per tenere traccia delle mie letture, da qualche anno uso l’applicazione GoodReads.
Nel 2022 ho letto 8 libri, nel 2023 solo 4, mentre nel 2024 sono già arrivata a 14, tra letti e ascoltati! Conclusione: sono diventata una lettrice.
Poi mi sono posta moltissime domande: per quanti anni devo leggere almeno 12 libri/anno? Devo per forza relegare una parte della mia identità ad un numero?
Quanto devo leggere per essere considerata lettrice?
Poi mi sono accorta che una delle ultime volte in cui sono stata a Bruxelles ho passato molte sere a leggere un libro di Sally Rooney.
Le persone che erano intorno a me mi hanno definita lettrice in modo esplicito. Avevo creato il mio spot a casa di altri: una comoda poltrona, una lampada da terra che creava una piacevole luce soffusa, una tazza di infuso e una postura un po’ scomoda che mi permetteva di appoggiare le gambe sul divano. Quello era diventato il mio posto da lettrice per qualche giorno.
Dall’esterno, quindi, ho questi due riferimenti: da una parte sono lettrice solo se leggo almeno un libro al mese, dall’altra sono lettrice quando mostro di leggere e di apprezzare la lettura.


Spoiler, non mi è bastato, infatti quest’anno ho alzato le mie aspettative e ho impostato un obiettivo di 20 libri entro fine anno. In questo modo, la facilità nel raggiungere quell’obiettivo mi farà capire se sono una lettrice, credo.
In realtà non ho fatto solo questo, mi sono anche sfidata a leggere un libro in un giorno (e ci sono riuscita!). In un giorno ho scoperto James Baldwin, mi chiedo come abbia fatto a conoscerlo soltanto adesso… (Questo mi fa pensare ad un tema per un altro post, una cosa a cui sto pensando ultimamente)
Inoltre, ho iniziato a seguire persone che parlano di libri online, come se far parte di quella community mi rendesse in qualche modo più lettrice. Al momento guardo i video di Malissa. https://www.youtube.com/@bewareofpity
Dall’esperienza del libro in un giorno ho capito che non possono usare il libro come unità per definirmi una lettrice. Voi cosa ne pensate? Trovate semplice definirvi o come me avete bisogno di molte prove e modalità diverse?
Da una parte credo sia facile definire delle parti di sé, posso dire che per adesso sono una nuotatrice perché vado in piscina ogni settimana, sono una lettrice perché mi piace leggere e sto leggendo in modo consistente. Poi se mi chiedessi quanto mi sento nuotatrice o lettrice, non saprei dare una risposta. A nuoto ho sempre il fiato corto e sono solo in seconda corsia. Per la lettura, di fatto ho letto più libri di qualcuno e meno di qualcun altro.
In conclusione, credo che stia soltanto a me la scelta di definirmi in un determinato modo e la decisione della misura in cui mi ci sento.
La conversazione è aperta: vi aspetto!
A presto
Rakley