do you really know who you are?

Welcome to Identity Blog!

Benvenuti nel mio blog personale, dove condivido riflessioni mensili sull'identità delle seconde generazioni in Italia. Scopri il mio progetto 'identity blog' e unisciti a me in questo viaggio di esplorazione e comprensione delle esperienze uniche di chi vive tra più culture.

3/31/2025

Ciao! Welcome to questo nuovo progetto che sto iniziando questo marzo ’25. In realtà, questa è la prima fase di un grande progetto super segreto che spero di riuscire a realizzare a lungo termine.

Sono sempre stata una persona molto curiosa a cui piace porsi molte domande; per cui credo che sia normale per me dedicare i vent’anni alla riflessione sulla mia identità. Chi sono io? Non sono questi gli anni in cui iniziamo a definirci? Non sono questi gli anni in cui dobbiamo fare esperienza di tutto, ma riuscire a specializzarci in qualcosa? Dobbiamo vedere il mondo, viaggiare, esplorare, ma allo stesso tempo dobbiamo stare con la nostra famiglia, con i nostri amici. Dobbiamo renderci autonomi, ma allo stesso tempo dobbiamo risparmiare per il nostro futuro incerto…

Ieri sera ho visto un video su Instagram che mi ha colpito e vorrei dedicare qualche riga all’importanza di commentare almeno a voce i contenuti che consumiamo.

Mi sembra che ogni discorso di questo tipo inizi con un incipit del tipo “ogni giorno consumiamo moltissime informazioni attraverso i social network”. Di fatto, la quantità di informazione cui siamo espost* ogni giorno è di molto superiore rispetto a quanto il nostro cervello è evolutivamente predisposto a supportare. Il carico cognitivo è enorme, per cui è importante sia limitare il consumo di informazione, sia soffermarsi a riflettere sui contenuti che consumiamo, altrimenti avremmo sprecato le nostre energie per nulla. L’informazione non entra nel nostro bagaglio di conoscenze soltanto attraverso la consumazione, ma è necessario anche elaborarla, far comprendere al nostro cervello che lo stimolo che abbiamo faticosamente elaborato è importante, è da ritenere.

Dopo questa lunga premessa, il video che ho visto riguarda i classici che secondo una pagina di Instagram sono da leggere tra i venti e i trent’anni per far fronte all’incertezza di questa fase di vita. Non sono tanto i libri in sé che mi hanno ispirato, ma la parola che ha usato: “incertezza”. Grazie a quel video mi sono accorta che non mi ero mai soffermata abbastanza su quella parola, soprattutto quando associata alla mia età, alla mia generazione. Sapevo per certo che le domande che mi sto ponendo sono in qualche modo “tipiche” della mia età, ma non lo avevo mai realizzato.

Spero, quindi, di cogliere il vostro interesse con queste domande e riflessioni che condivido qui in quanto spero che possano stimolare qualche reciproca riflessione e per approfondire il tema delle seconde generazioni in Italia.

Questo mese, per una grande partenza, spero, sono disponibili due post: questo e il prossimo intitolato “Where is your home?”.

Se vi va, scrivetemi! L’indirizzo è a fondo pagina.

A presto!

Rakley